Addestramento

27 Ottobre 2025

Addestramento congiunto Volontariato di Protezione Civile e Vigili del Fuoco: a Vezzolacca la simulazione di ricerca di tre dispersi

Addestramento provinciale congiunto in materia di ricerca persone disperse tra il volontariato di protezione civile ed i Vigili del Fuoco di Piacenza.

Sabato 25 ottobre 2025, i territori dell’Alta Val d’Arda, nella località di Vezzolacca del Comune di Vernasca, hanno ospitato un addestramento congiunto in materia di ricerca persone disperse in ambiente boschivo e montano.


L’iniziativa, organizzata dal Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Piacenza, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Piacenza, con il supporto della Prefettura di Piacenza e dell’Ufficio Territoriale di Piacenza dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna, ha coinvolto oltre sessanta operatori tra volontari di protezione civile e vigili del fuoco.

 

Il teatro operativo è stato allestito nelle aree boschive circostanti il paese di Vezzolacca, luogo definito come Punto Ultimo Avvistamento (P.U.A.) dei dispersi e quindi sede del Campo Base, sito di coordinamento delle attività di ricerca e soccorso. Importante il supporto logistico del nuovo Ostello degli Elfi di Vezzolacca, oltre ad aver ospitando il debriefing tecnico finale dell’esercitazione.

Uno scenario realistico

L’attività addestrativa ha preso spunto da una situazione di emergenza verosimile:
tre giovani ragazzi, partiti da Piacenza per un’escursione nei boschi dell’Alta Val d’Arda alla ricerca di funghi, si sono smarriti durante il pomeriggio di venerdì 24 ottobre. Intorno alle ore 16:00, uno dei ragazzi ha contattato i soccorsi segnalando che un compagno, allontanatosi per breve tempo, non era più reperibile. Nel tentativo di cercarlo, anche gli altri due giovani – due fratelli – hanno perso l’orientamento.

Verso le 19:00 il contatto telefonico con loro è stato definitivamente perso, e si presumeva che i due fratelli fossero rimasti insieme.

 

L’ultimo avvistamento certo dei tre era avvenuto poche ore prima presso l’ostello di Vezzolacca, dove avevano consumato un caffè prima di allontanarsi in direzione ignota.

 

I Carabinieri di Vernasca, allertati dai familiari, avevano avviato le prime ricerche sul territorio e raccolto testimonianze tra i residenti, senza però alcun esito. La situazione è stata quindi riferita alla Prefettura di Piacenza, che ha disposto l’attivazione del Protocollo provinciale per la ricerca di persone scomparse, affidando ai Vigili del Fuoco il ruolo di Responsabile delle Operazioni di Ricerca (R.O.R.) e coinvolgendo il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Piacenza per il supporto operativo e logistico, attraverso l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile.

 

Sulla base delle informazioni raccolte, il Coordinamento ha predisposto anche l’intervento delle unità cinofile specializzate, utilizzando – come avviene nei casi reali – gli indumenti personali dei ragazzi forniti dai familiari e raccolti dai Carabinieri con guanti protettivi per evitare contaminazioni.

 

Lo scenario prevedeva dunque la ricerca di tre persone disperse con caratteristiche fisiche e condizioni sanitarie diverse: un ragazzo con una frattura a un arto inferiore, uno in stato di ipotermia e il terzo privo di sensi con una ferita alla testa.

 

L’obiettivo dell’addestramento era ricreare le dinamiche di un intervento reale, dall’allarme iniziale fino al ritrovamento e al primo soccorso dei soggetti, simulando la complessità di un’operazione di ricerca condotta in sinergia tra enti diversi.

Dalla pianificazione all’azione: l’addestramento operativo

Le operazioni sono iniziate all’alba con la partenza della Colonna Mobile del Coordinamento Provinciale dalla sede logistica di via Pennazzi a Piacenza. Una volta raggiunto il sito operativo, le Unità Mobili di Comando e la Segreteria Operativa hanno provveduto all’allestimento del campo base e alla predisposizione delle aree funzionali: segreteria d’emergenza, TLC (telecomunicazioni), ICT (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) e TAS (Topografia Applicata al Soccorso).

 

Dopo il briefing iniziale, gli operatori hanno seguito un modulo formativo teorico condotto dai Vigili del Fuoco, dedicato ai protocolli operativi per la ricerca persone, alle tecniche di geolocalizzazione GNSS, all’uso dei GPS e alle misure di sicurezza da adottare in ambiente impervio.


Successivamente, le squadre miste – composte da volontari del Coordinamento e Vigili del Fuoco – sono state assegnate alle sette zone di ricerca, contrassegnate da colori differenti (rosso, azzurro, giallo, verde, blu, marrone e rosa), che riproducevano il perimetro operativo di un reale scenario di dispersione. Durante le attività, le unità cinofile hanno svolto un ruolo centrale nella localizzazione dei dispersi, collaborando con le squadre a terra per delimitare le aree di battuta e segnalare le tracce utili.

 

Il coordinamento radio tra le squadre e la Sala Operativa Mobile ha permesso di testare la fluidità delle comunicazioni e la tempestività del passaggio di informazioni, aspetti fondamentali in contesti di emergenza reale.

Una giornata di formazione, collaborazione e crescita

L’esercitazione si è conclusa nel primo pomeriggio con il ritrovamento simulato dei tre giovani, l’attivazione delle procedure di soccorso e il trasferimento in sicurezza al campo base.


A seguire, si è tenuto un debriefing tecnico presso l’Ostello degli Elfi di Vezzolacca, che ha messo a disposizione i propri spazi per l’attività formativa e logistica. Il momento di confronto ha permesso di analizzare nel dettaglio le fasi dell’operazione, evidenziando punti di forza e aree di miglioramento.

 

«Questo tipo di addestramento – sottolinea il Coordinamento provinciale del volontariato – rappresenta un’opportunità fondamentale per rafforzare la collaborazione operativa tra il volontariato di Protezione Civile e i Vigili del Fuoco. La conoscenza reciproca delle procedure, la capacità di comunicare efficacemente e di agire in sicurezza sono elementi che, in un contesto reale, possono fare la differenza tra la vita e la morte di una persona dispersa».

Sinergia e professionalità al servizio del territorio

L’addestramento congiunto di Vezzolacca ha rappresentato un esempio concreto di sinergia tra le Strutture Operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile, in particolare tra il volontariato di protezione civile e Vigili del Fuoco.


Il Comune di Vernasca ha offerto pieno sostegno logistico e istituzionale all’iniziativa, riconoscendo l’importanza di mantenere un alto livello di preparazione nelle strutture operative che, in caso di emergenza, rappresentano il primo baluardo di soccorso sul territorio.

 

Attraverso questo tipo di attività, il Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Piacenza conferma il proprio impegno nella formazione continua dei volontari, nella diffusione della cultura della sicurezza e nel consolidamento della collaborazione con le componenti istituzionali del sistema di protezione civile, per garantire una risposta sempre più efficace e tempestiva alle emergenze.

GALLERIE FOTOGRAFICHE

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