Il cuore dell’esercitazione è stato rappresentato dai sette scenari operativi, studiati nei minimi dettagli per riprodurre le situazioni più critiche che possono verificarsi durante un evento idraulico reale.
Allagamento urbano e svuotamento scantinati
A Casanova a sera (Villanova sull’Arda), le squadre hanno affrontato l’allagamento di aree cortilizie e seminterrati, utilizzando pompe e kit idraulici di primo livello (base). È stato verificato l’uso corretto delle attrezzature e la gestione delle acque di deflusso, in coordinamento con i canali di scolo esistenti.
Rinforzo con sacchi di sabbia
Lungo la Strada Provinciale 54 (Besenzone), i volontari hanno simulato il rinforzo arginale a protezione di abitazioni civili minacciate dall’aumento dei livelli idrometrici. Evento possibile grazie alla collaborazione degli abitanti della zona, che hanno permesso l’accesso alle proprie abitazioni, partecipando alle operazioni. Un’attività apparentemente semplice, ma che richiede precisione tecnica, forza di squadra e sincronizzazione.
Posa di teli arginali
Sull’Argine Maestro del Po, nel tratto del II Tronco, i volontari hanno eseguito operazioni di telonatura, attività normalmente eseguita in supporto ad AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume PO, verificando le modalità di predisposizione, ancoraggio e recupero dei teli.
Un intervento fondamentale in caso di infiltrazioni d’acqua o erosione superficiale.
Gestione di un fontanazzo
Poco distante, sempre sull’argine maestro, è stato simulato un fontanazzo attivo, con l’obiettivo di identificare la corretta procedura di messa in sicurezza mediante coronelle di sabbia.
Un esercizio tecnico che riproduce uno dei fenomeni più pericolosi per la tenuta degli argini.
Allagamento area esterna
Presso il Parco Isola Giarola, scenario simbolico per l’intero territorio piacentino, le squadre hanno operato in un contesto di fuoriuscita d’acqua da un torrente, simulando il pompaggio di laghetti residui con kit di secondo livello (avanzato) e verificando la sicurezza in ambienti bagnati, ovvero a rischio scivolamento e annegamento.
Squadra nautica
Sempre all’Isola Giarola, un team nautico specializzato, composto da personale di sommozzatori, ha eseguito il monitoraggio lato fiume, simulando attività di osservazione da acqua e la presenza di una squadra di sicurezza in supporto alle attività arginali.
Questo modulo è stato tra i più spettacolari e complessi, con il coinvolgimento di operatori formati per attività in acqua e uso di mezzi nautici.
Scenario imprevisto
Come in ogni emergenza, non poteva mancare un evento inatteso: un ostacolo lungo il percorso di una squadra verso lo scenario n.5, inserito per testare la percezione del rischio e la capacità di prendere decisioni in sicurezza.
Droni e invio di immagini in diretta
Durante lo svolgimento degli scenari esercitativi è stato possibile testare nuovi sistemi informatici che consentono l’invio in tempo reale di immagini alla Sala Operativa del Coordinamento Provinciale di Piacenza, durante eventi emergenziali.
All’interno del contesto esercitativo, grazie alla presenza di una squadra UAS (Unmanned Aerial System) — termine che indica l’intero sistema di un velivolo senza pilota, comunemente chiamato “drone” — è stato possibile monitorare e supervisionare le operazioni svolte dalle squadre impegnate sul campo direttamente dal campo base.