Esercitazioni

14 Ottobre 2025

ESE VILLANOVA 2025

Una grande esercitazione provinciale tra Villanova sull’Arda e Besenzone per testare il sistema, formare i volontari e rafforzare la sicurezza del territorio.

 

Domenica 12 ottobre 2025, il territorio tra Villanova sull’Arda e Besenzone si è trasformato in un grande laboratorio di emergenza.


Oltre 50 partecipanti, tra volontari del Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Piacenza, enti tecnici, amministrazioni e operatori specializzati, hanno preso parte a “ESE Villanova 2025”, un’imponente esercitazione provinciale dedicata al rischio idraulico e idrogeologico.

 

Un evento non solo formativo, ma profondamente strategico: un banco di prova per il sistema di Protezione Civile provinciale, chiamato a simulare una piena del fiume Po con esondazioni del reticolo secondario, verificando in modo realistico la capacità di risposta, la sicurezza delle squadre e il coordinamento tra tutte le componenti operative.

Una simulazione realistica

Il comportamento di un evento di piena del Fiume Po è prevedibile grazie alle tecniche disponibili ed impiegate in ambito previsionale, di monitoraggio e controllo del Fiume. Ciò permette di conoscere per tempo il livello idrometrico massimo che un evento di piena può raggiungere, con un’importante accuratezza. Grazie a questa possibilità, il sistema di protezione civile può provvedere con tempistiche importanti all’applicazione dei piani previsti, secondo protocolli operativi condivisi. 

Basandosi su questi presupposti, è stato possibile organizzare un’esercitazione  simulando le fasi di un’emergenza idraulica/idrogeologica ove è coinvolto il volontariato di protezione civile, prevedendo il superamento della soglia 2 del Fiume Po e con esondazione di parte del reticolo secondario nella zona dei comuni di Villanova sull’Arda e di Besenzone.

 

Tutto è iniziato nella giornata di sabato 11 ottobre, quando il Coordinamento ha inviato i messaggi di simulazione di attenzione e preallarme alle associazioni aderenti, ricreando le reali modalità di attivazione del sistema in caso di evento critico.


Nelle prime ore di domenica, il messaggio di “stato di allarme” ha dato il via alle operazioni: i volontari si sono radunati presso la Sede Logistica del Coordinamento a Piacenza, per poi muoversi in colonna verso il campo base allestito a Besenzone.

 

Lì, le Unità di Comando Mobili hanno riprodotto “sul campo” le due componenti fondamentali per la gestione della struttura di soccorso: la Segreteria d’emergenza e la Sala Operativa. Sono stati allestiti gazebo per la realizzazione di un’area di ammassamento per i soccorritori, predisposti i punti di comunicazione radio e i mezzi di supporto logistico. Tutto ha seguito il protocollo previsto per le reali emergenze, dalla catena per l’attivazione del volontariato di protezione civile fino al coordinamento delle squadre in campo.

 

Intorno alle 08:30, il campo base era pienamente operativo. Le squadre provenienti da tutta la provincia hanno ricevuto la missione assegnata e si sono dirette verso gli scenari di intervento, dove ad attenderli vi erano i valutatori incaricati di osservare e documentare ogni fase del lavoro.

Gli scenari operativi

Il cuore dell’esercitazione è stato rappresentato dai sette scenari operativi, studiati nei minimi dettagli per riprodurre le situazioni più critiche che possono verificarsi durante un evento idraulico reale.

 

1️⃣ Allagamento urbano e svuotamento scantinati

A Casanova a sera (Villanova sull’Arda), le squadre hanno affrontato l’allagamento di aree cortilizie e seminterrati, utilizzando pompe e kit idraulici di primo livello (base). È stato verificato l’uso corretto delle attrezzature e la gestione delle acque di deflusso, in coordinamento con i canali di scolo esistenti.

 

2️⃣ Rinforzo con sacchi di sabbia

Lungo la Strada Provinciale 54 (Besenzone), i volontari hanno simulato il rinforzo arginale a protezione di abitazioni civili minacciate dall’aumento dei livelli idrometrici. Evento possibile grazie alla collaborazione degli abitanti della zona, che hanno permesso l’accesso alle proprie abitazioni, partecipando alle operazioni. Un’attività apparentemente semplice, ma che richiede precisione tecnica, forza di squadra e sincronizzazione.

 

3️⃣ Posa di teli arginali

Sull’Argine Maestro del Po, nel tratto del II Tronco, i volontari hanno eseguito operazioni di telonatura, attività normalmente eseguita in supporto ad AIPO – Agenzia Interregionale per il fiume PO, verificando le modalità di predisposizione, ancoraggio e recupero dei teli.
Un intervento fondamentale in caso di infiltrazioni d’acqua o erosione superficiale.

 

4️⃣ Gestione di un fontanazzo

Poco distante, sempre sull’argine maestro, è stato simulato un fontanazzo attivo, con l’obiettivo di identificare la corretta procedura di messa in sicurezza mediante coronelle di sabbia.
Un esercizio tecnico che riproduce uno dei fenomeni più pericolosi per la tenuta degli argini.

 

5️⃣ Allagamento area esterna

Presso il Parco Isola Giarola, scenario simbolico per l’intero territorio piacentino, le squadre hanno operato in un contesto di fuoriuscita d’acqua da un torrente, simulando il pompaggio di laghetti residui con kit di secondo livello (avanzato) e verificando la sicurezza in ambienti bagnati, ovvero a rischio scivolamento e annegamento.

 

6️⃣ Squadra nautica

Sempre all’Isola Giarola, un team nautico specializzato, composto da personale di sommozzatori, ha eseguito il monitoraggio lato fiume, simulando attività di osservazione da acqua e la presenza di una squadra di sicurezza in supporto alle attività arginali.
Questo modulo è stato tra i più spettacolari e complessi, con il coinvolgimento di operatori formati per attività in acqua e uso di mezzi nautici.

 

7️⃣ Scenario imprevisto

Come in ogni emergenza, non poteva mancare un evento inatteso: un ostacolo lungo il percorso di una squadra verso lo scenario n.5, inserito per testare la percezione del rischio e la capacità di prendere decisioni in sicurezza.

 

 

Droni e invio di immagini in diretta

Durante lo svolgimento degli scenari esercitativi è stato possibile testare nuovi sistemi informatici che consentono l’invio in tempo reale di immagini alla Sala Operativa del Coordinamento Provinciale di Piacenza, durante eventi emergenziali.

 

All’interno del contesto esercitativo, grazie alla presenza di una squadra UAS (Unmanned Aerial System) — termine che indica l’intero sistema di un velivolo senza pilota, comunemente chiamato “drone” — è stato possibile monitorare e supervisionare le operazioni svolte dalle squadre impegnate sul campo direttamente dal campo base.

Il valore della formazione e della valutazione

In ciascun scenario era presente un valutatore, incaricato di osservare i comportamenti, la sequenza operativa e la gestione della sicurezza.
L’obiettivo non era solo “fare bene”, ma fare in sicurezza: ogni manovra, ogni comunicazione radio, ogni utilizzo di attrezzatura è stato monitorato con attenzione.

 

L’attività si è conclusa nel primo pomeriggio con un debriefing collettivo presso la Cascina Pizzavacca di Soarza, dove volontari, valutatori, referenti tecnici e rappresentanti degli enti partecipanti si sono confrontati sui risultati, analizzando punti di forza e aree di miglioramento.
Un momento prezioso, non solo tecnico ma umano: condividere l’esperienza significa crescere insieme.

L’esercitazione “ESE Villanova 2025” è stata resa possibile grazie alla collaborazione di numerosi enti e amministrazioni.
Oltre al Coordinamento Provinciale del Volontariato di Protezione Civile di Piacenza, promotore ed organizzatore dell’iniziativa, hanno partecipato la Prefettura di Piacenza, l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Ufficio Territoriale di Piacenza, con il proprio personale tecnico, AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po), per il supporto tecnico alle attività svolte sull’argine maestro, il Consorzio di Bonifica di Piacenza, i Comuni di Villanova sull’Arda e Besenzone garantendo supporto logistico ed il Comune di Piacenza, che ha preso parte all’evento con proprio personale del Settore Prevenzione e sicurezza – Servizio Protezione Civile.

 

Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari del Coordinamento e alle associazioni non aderenti (Croce Rossa Italia – Comitato di Piacenza e la Pubblica Assistenza Cortemaggiore) che hanno partecipato con entusiasmo e professionalità.

Oltre l’esercitazione: un messaggio per il futuro

“ESE Villanova 2025” non è stata solo un’operazione tecnica, ma una dimostrazione di spirito di servizio, collaborazione e cittadinanza attiva.
Ogni volontario presente ha rappresentato la parte più autentica della Protezione Civile: persone comuni, con formazione specifica, che mettono il proprio tempo e la propria energia al servizio della collettività.

 

“La prevenzione è la prima forma di protezione” e passa anche da giornate come questa, in cui la formazione diventa esercizio pratico e l’impegno si trasforma in competenza”.

 

 

Le esercitazioni provinciali sono un momento fondamentale per il sistema di protezione civile: permettono di mantenere viva l’attenzione, consolidare procedure comuni e preparare le squadre a intervenire in qualunque contesto, con professionalità e sicurezza.

Diventare volontario di Protezione Civile

Chi assiste a un’esercitazione come “ESE Villanova 2025” percepisce la forza di una rete fatta di persone, mezzi, conoscenze e passione.
Entrare a far parte del volontariato significa diventare parte attiva della sicurezza del proprio territorio, partecipando a corsi di formazione, attività addestrative e interventi reali in supporto alle comunità.

 

Sul sito del Coordinamento, nella sezione Diventa volontario, è possibile trovare tutte le informazioni su come iscriversi ad un’Associazione di protezione civile e diventare parte di un sistema organizzato a supporto di chi ha bisogno.

Conclusione

L’esercitazione “ESE Villanova 2025” ha dimostrato che il sistema di Protezione Civile piacentino è solido, preparato e in costante evoluzione.
Ma soprattutto, ha ricordato a tutti che dietro ogni giubbotto giallo, arancione, blu o rosso c’è una persona che sceglie di esserci.


Essere volontari di Protezione Civile significa credere nella prevenzione, nella solidarietà e nella forza della comunità.
E in giornate come questa, tutto questo prende forma, colore e voce.

Per ulteriori informazioni sulle attività del Coordinamento:

📍 facebook.com/protezionecivilepiacenza

📍 instagram.com/protezionecivilepiacenza

🌐 protezionecivilepiacenza.it

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